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Silvio Gagno

Silvio Gagno nasce a Ponzano Veneto (TV) il 13 aprile 1945. Ben presto comincia a studiare privatamente pittura, diplomandosi all’Accademia privata Ettore Tito di Venezia con Mariano Missaglia. E’ del 1979 la prima mostra alla Pinacoteca comunale di Oderzo, che verrà in seguito riproposta in alcune città della Jugoslavia. Nello stesso e negli anni immediatamente successivi scrivono su di lui in varie occasioni critici d’arte come Paolo Rizzi, Luigina Bortolatto, Eugenio Manzato, Salvatore Maugeri. Nel 1982 un quaderno monografico curato da Giorgio Segato ne illustra la critica degli ultimi anni. In quel periodo a interessarlo è soprattutto lo studio del corpo umano. L’anno dopo espone un dipinto al Museo della Scienza di Milano. Fra 1983 e 1984 viene invitato a Monaco dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura per allestire una serie di mostre che avranno ottimo riscontro sulla stampa tedesca. Segue, negli stessi anni, alcune lezioni di Emilio Vedova all’Accademia di Belle Arti di Venezia, rimanendone impressionato, al punto di concepire alcune grandi opere informali come I colori della sera. Nel 1985 allestisce una mostra a Mannheim, mentre l’anno dopo è invitato alla Maison Stendhal di Grenoble. Nel 1987 espone alla Vittoria Gallery di New York e alla Georgetown University di Washington DC e, l’anno dopo ancora, all’Istituto di Cultura di Stoccolma. Seguono nel giro di pochi anni mostre a Lucerna, Zurigo, Graz , Innsbruck, Bassano, Udine. Dalla fine degli anni Ottanta e per un intero decennio prende forma l’altro grande polo della sua pittura, in dialogo diuturno con quello dell’astrazione geometrizzante: quello della natura. A cavallo dei due secoli, come ben spiega Luciano Caramel (2005), Gagno “rinuncia a una più immediata presa emotiva, che si coglie, oltre che nel ricorso a una metrica calcolata, nell’adozione, spesso, del monocromo”. Da questo momento la via è spianata, osserva la sua dea ex machina della critica, Flavia Casagranda (2005), per giungere alla tappa fondamentale dei Codici: “[…] ‘mappe’ di un nuovo linguaggio segnico pittorico sono questi nuovo dipinti, quasi tracce sismografiche di eventi percettivi sottilmente tracciati nella luce e nelle variazioni cromatiche […] La presenza della natura, insopprimibile nella pittura di Gagno, si fa regola”.Dal 2000 al 2005, tra le mostre personali da ricordare, Un dipingere dentro la natura. Dipinti 1999 – 2001 (Venezia, Galleria Santo Stefano, 2001), Corridoi nel cielo (Treviso, Galleria d’arte Città di Treviso, 2004), I Codici di Silvio Gagno (Possagno, Gipsoteca Canoviana, Ala Nuova, 2005). Nel decennio che segue le due più importanti esposizioni sono Dai Codici alle Trame sideree, tenutasi nel 2010 a Palazzo Agostinelli di Bassano del Grappa, curata da Flavia Casagranda; e Codici e memoriali. La ricerca recente di Silvio Gagno, allo Spazio Bevacqua Panigai di Treviso, curata da Carlo Sala.

www.silviogagno.it