Mario Martinelli, Treviso 1944. Laureato all’Università di Padova, insegna a lungo Storia dell’Arte.
È visiting lecturer presso la Scuola del Design del Politecnico a Milano, all’Università Cà Foscari di Venezia, al DAMS dell’Università di Padova. L’attività critica e didattica segue costantemente la ricerca artistica che si sviluppa lungo un filo personalissimo di autoriflessione a partire dalla prima tela stessuta apparsa nel ’69, con l’idea di ricominciare da capo. Lo scacco alla superficie, intesa come una pura convenzione, è il filo che unisce per cicli tutto il suo lavoro, dagli ‘stessuti’ degli anni ’70 e ’80 alle seguenti ‘traspareti’, teatri di luce e d’ombra sulla tela e sui muri degli edifici. Dai primi anni ’90 le traspareti prendono la forma dalle ombre che le abitano diventando dei pirati metafisici, realtà che godono dell’ ambiguo statuto di oggetti e, insieme, di gemelle dell’anima, sono le ombre-in-rete. Espone dal 1969. Nel 1992 viene invitato alla Biennale di Losanna e dal 1995, espone più volte nell’ambito delle mostre promosse dalla Biennale di Venezia.
Alla comprensione del lavoro sarà utile il breve video di 4’ in: https://www.youtube.com/watch?v=tqb-2E6aCwE
Le sue opere sono in collezioni private, gallerie e musei, università e altre istituzioni pubbliche. Le ombre-in-rete affiorano in permanenza, in forma di originali graffiti plastici, dai muri degli edifici di diverse città del mondo.
Lo Strappo – Mario Martinelli
Nel ’68 e per una trentina d’anni – la pittura diventata elemento futile – dalle case del trevigiano raccoglievo gli...
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